Come si vota in Italia
Nei giorni di domenica 7 Aprile (dalle 8 alle 20) e di Lunedì 8 Aprile (dalle 8 alle 16), i partiti e i gruppi politici che intendono partecipare alle prossime elezioni del Parlamento europeo devono depositare presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale dichiarano di voler distinguere le liste dei candidati nelle cinque circoscrizioni in cui è diviso il territorio nazionale.
I contrassegni depositati saranno esposti in apposite bacheche collocate al piano terra del Viminale.
Solo i partiti e i gruppi politici che avranno depositato i contrassegni al Ministero dell’Interno potranno presentare le liste dei candidati nei giorni di Martedì 16 Aprile e di Mercoledì 17 Aprile dalle 8 alle 20 presso le cancellerie delle Corti d’Appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, ove hanno sede gli Uffici elettorali circoscrizionali.
I fotocineoperatori interessati a riprendere i contrassegni presentati dovranno inviare una mail per l’accredito all’ ufficio Stampa e Comunicazione, entro sabato 6 aprile alle ore 12.00 all’ indirizzo segreteriaufficiostampa@interno.it, indicando il nominativo, il luogo, la data di nascita. L’accesso sarà consentito Domenica 7 e Lunedì 8 Aprile dalle 8.00 alle 20.00.
Eventuali informazioni potranno essere richieste al numero telefonico 06-46533777
POCHE REGOLE MA IMPORTANTI
Le urne saranno aperte Domenica 26 Maggio 2019, dalle ore 7 alle ore 23. Ai fini delle votazioni, l'Italia viene divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-occidentale (circ. I), nord-orientale (circ. II), centrale (circ. III), meridionale (circ. IV), insulare (circ. V).
Recandovi al seggio riceverete una scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale nelle cui liste siete iscritti:
- grigio, per l'Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia);
- marrone, per l'Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna);
- rosso, per l'Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio);
- arancione, per l'Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria);
- rosa, per l'Italia insulare (Sicilia, Sardegna);
Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita copiativa che vi verrà consegnata al seggio, un segno X sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta.
E' possibile (non obbligatorio) esprimere da uno a tre voti di preferenza per candidati compresi nella lista votata.
ATTENZIONE! Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.
Un solo voto di preferenza può essere espresso per un candidato delle liste rappresentative delle minoranze di lingua francese della Valle d’Aosta, di lingua tedesca della provincia di Bolzano o di lingua slovena del Friuli Venezia Giulia, che sia collegata ad altra lista presente in tutte le circoscrizioni nazionali.
I voti si esprimono scrivendo, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella lista medesima; in caso di identità di cognome fra più candidati, si deve scrivere sempre il nome e il cognome e, se occorre, la data e il luogo di nascita.
Possono votare tutti i cittadini cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 26 Maggio 2019.
Sono elettori anche i cittadini degli altri Paesi membri dell’Unione europea che, a seguito di formale richiesta, abbiano ottenuto l’iscrizione nell’ apposita lista elettorale del comune italiano di residenza.
ASSEGNAZIONE DEI SEGGI
L’assegnazione del numero dei seggi alle singole circoscrizioni sarà effettuata sulla base dei risultati dell’ultimo censimento generale della popolazione come riportati dalla più recente pubblicazione ufficiale dell’Istituto centrale di statistica - ISTAT.
A tal fine viene emanato un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, contemporaneamente al decreto di convocazione dei comizi elettorali (ovvero un decreto dove viene riportata la data delle elezioni).
I seggi del Parlamento europeo assegnati all’ Italia sono ripartiti su base nazionale con metodo proporzionale dei quozienti interi e più alti resti, tra liste concorrenti che abbiano conseguito - a livello nazionale - almeno il 4% dei voti validi espressi.
Dopo aver determinato il numero dei seggi spettanti a ciascuna lista (conteggio a livello nazionale), si procede alla successiva distribuzione dei seggi nelle singole circoscrizioni.
A seguito della decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione europea, il numero dei membri del PE si ridurrà da 751 a 705 per la legislatura 2019-2024. Dei 73 seggi lasciati liberi dall' UK, 27 saranno ripartiti tra 14 altri paesi membri al momento leggermente sotto rappresentati, mentre gli altri 46 potranno essere messi in riserva per nuovi paesi che raggiungano l’UE.
Tuttavia, nel caso il Regno Unito sia ancora membro dell'UE all'inizio della nuova legislatura, il numero dei rappresentanti degli Stati membri al Parlamento europeo che prenderanno funzione sarà quello previsto dall'articolo 3 della decisione 2013/312/UE del Consiglio europeo finché l'uscita non avrà prodotto i suoi effetti giuridici.
Secondo la decisione (UE) 2018/937 del Consiglio Europeo del 28 Giugno 2018 che stabilisce la composizione del Parlamento europeo, l' Italia passerebbe da 73 a 76 deputati.
Fonte: europarl.europa.eu/italy.
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