Disinfezione per le processionarie

 

Si Comunica ai Cittadini che in data 25/08/2015 su tutto il territorio comunale  verrà effettuato un trattamento di disinfestazione contro la processionaria del pino (vedi avviso a fine pagina).
Di seguito si riportano alcune notizie interessanti sull'insetto.

Esistono circa 40 differenti specie di processionaria: le più diffuse in Italia sono,
secondo la nomenclatura scientifica, la Thaumetopoea pityocampa (processionaria del pino) e la Thaumetopoea processionea (processionaria della quercia).

Thaumetopoea pityocampa
   
La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto dell'ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae
Esso deve il suo nome alla caratteristicaabitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di "processione".
Questo artropode si trova nelle regioni temperate dell'Europa meridionale, nel vicino Oriente e perfino nell'Africa settentrionale
E' uno degli insetti più distruttivi per le foreste, capace di privare di ogni foglia vasti tratti di pinete durante il proprio ciclo vitale. Le pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), 
ma è facile trovarne anche presso larici e cedri. Il ciclo biologico del parassita
La processionaria è attiva solo durante i periodi freddi dell'anno, dal momento
che trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo seppelito sotto terra.

Le falene
iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto; trascorso qualche giorno iniziano la ricerca di piante adatte per deporre le uova.

Ogni femmina produce un "ammasso" di uova che viene fissato ad un ago dell'albero
ospitante . L'ammasso può contenere fino a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 settimane nascono le tipiche larve.
Le uova sono completamente ricoperte da scaglie provenienti dall'addome della femmina.

Nonostante la modesta dimensione, le larve sono dotate di forti mandibole in grado di fagocitare i duri aghi già subito dopo la nascita.

In poco tempo, spogliato completamente un ramo, si muovono in fila alla ricerca di nuovo nutrimento.
I bruchi vivono in gruppo. Inizialmente sono nomadi, spostandosi di ramo in ramo costruendo nuovi nidi provvisori, ma verso ottobre formano un nido
sericeo
dove affronteranno l'inverno.

L'attività riprende in primavera e le processionarie, in genere verso la fine di maggio, si dirigono in un luogo adatto per tessere il bozzolo.

Trovatolo, lì si interrano ad una profondità variabile di circa 15 cm. Lo stato di crisalide ha durata di circa un mese, ma può prolungarsi anche per uno o più anni.

L’insetto,raggiunta la maturità e avvenuta la metamorfosi, durante il mese di luglio esce dal bozzolo. L’adulto è una falena con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con delle striature
marroni; la femmina è solitamente di dimensioni lievemente maggiori del maschio.La loro vita è molto breve: non più di 2 giorni. Le femmine
sono le prime a recarsi sugli alberi ad alto fusto, dove vengono in seguito fecondate dal maschio. Il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione
delle uova
e il ciclo ricomincia.

Thaumetopoea processionea

Gli adulti della processionaria della quercia sono farfalle notturne molto simili alla processionaria del pino. Le larve sono di colore grigiastro e
anch'esse fornite di peli altamente urticanti. Tali bruchi compaiono in aprile, hanno un'attività più intensa nelle fasi crepuscolari e notturne del giorno e si spostano per alimentarsi formando
processioni irregolari. Durante il giorno le larve si riparano dentro nidi appiattiti costruiti sui grossi rami o alla base del fusto della pianta colpita dal parassita: la quercia a foglia caduca.
Concluso lo sviluppo larvale, avviene l’incrisalidamento entro un nido definitivo, solitamente posto lungo il tronco della pianta ospite. La metamorfosi porterà ad una
nascita di una nuova falena tra luglio e settembre. I problemi causati dall'insetto sono equivalenti a quelli della processionariadel pino.
Per informazioni sui metodi di interventro contro tale insetto valgono le stesse date per la processionaria del pino.

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